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Gnatologia



 

 

La gnatologia è la branca dell’odontoiatria che si occupa dei disturbi dell’articolazione tempo-mandibolare: è lo studio del modo con cui i denti si incontrano, ovvero l’occlusione, e porta ad analizzare la rete di muscoli che muovono la mandibola e le articolazioni temporo-mandibolari; quest’ultime regolano tutti movimenti della bocca ovvero masticazione, fonazione, respirazione e serramento-digrignamento.

 

La gnatologia è una scienza che ha acquisto nel corso del tempo notevoli ed approfondite conoscenze, occupandosi quindi di problematiche abbastanza frequenti nella popolazione tra cui digrignamento, dolore al collo o al viso, serramento diurno o notturno, problematiche inerenti al movimento della mandibola o a blocchi mandibolari, alla non corretta postura, etc.

 

Queste tipologie di problematiche, sopratutto negli ultimi anni, sono sempre più frequenti nella popolazione in quanto spesso sono espressione di fattori psico-somatici che nel tempo diventano vere e proprie problematiche fisiche.

 

Oggi quindi la figura specifica dell’esperto Gnatologo, assume un ruolo chiave nel trattamento di patologie e problematiche che nel passato non avevano una facile collocazione specialistica e spesso inducevano il paziente a girovagare tra vari specialisti di diversi ambiti senza giungere ad una soluzione effettiva per la propria problematica.

 

La figura medica dello Gnatologo è fortemente richiesta ed è fondamentale per la risoluzione di molteplici disturbi connessi agli organi masticatori. Elenchiamo una serie di problematiche più comuni che richiedono l’intervento di uno Gnatologo specializzato.

 

 

Difficoltà di apertura e chiusura della bocca

 

E’ particolarmente frequente rivolgersi allo specialista della Gnatologia in presenza di difficoltà all’apertura e chiusura della bocca (disturbi delle articolazioni temporo-mandibolari) o addirittura quando la mandibola è totalmente bloccata. In questi casi il Paziente si presenza presso lo specialista gnatologo con evidente difficoltà motorie di tutta la bocca o presentando situazioni in cui la mandibola rimane totalmente bloccata.

 

Si tratta di situazioni particolarmente delicate e che richiedono un intervento tempestivo dello specialista al fine di ristabilire una corretta apertura e chiusura della mandibola e, allo stesso tempo, di adottare tutte le metodiche necessarie affinché non ci sia nel futuro una recidiva. Le metodiche cliniche applicate in queste situazioni sono generalmente non invasive ne tanto meno cruente o dolorose, ma che richiedono comunque una adeguata collaborazione da parte del paziente.

 

Il blocco dei condili mandibolari può dipendere da due cause: un semplice dislocamento discale oppure un dislocamento con aderenze. Nel primo caso basta una manipolazione eseguita da mani esperte, nell’effettuare la “distrazione condilare” (abbassamento manuale del condilo). Dopo le adeguate manovre bisogna stabilizzare le ATM con un dispositivo di avanzamento mandibolare.

 

 

 

 

Dolori al viso e al collo

 

Molto spesso accade che il paziente con dolori al viso ed al collo interpreti in maniera non corretta tali problematiche. Esiste infatti una correlazione diretta tra questi dolori e la presenza di una malocclusione (ovvero una chiusura non corretta dei denti) e che può generare una  situazione particolarmente invalidante per il paziente.

 

Il paziente infatti pensa, almeno inizialmente, che si tratti di dolori derivanti da traumi notturni (durante il sonno) involontari oppure da infiammazioni dovute al freddo. Nel corso del tempo però ci si accorge che questi dolori hanno una natura ben diversa e si tenta quindi una valutazione gnatologica. Lo specialista in questo caso procederà nel ristabilire innanzitutto un corretto allineamento dell’occlusione e allo stesso tempo di distendere i muscoli facciali e del collo (causa del dolore) tramite opportuni dispositivi clinici.

 

 

Mal di testa da occlusione

 

Il mal di testa da occlusione o più comunemente chiamato cefalea da malocclusione è un sintomo molto comune tra pazienti che spesso viene confuso con il normale mal di testa e quindi non trattato in maniera mirata. La cefalea da malocclusione, infatti, diversamente da una normale cefalea, ha origine da una non corretta occlusione che va quindi a stimolare tutto l’apparato muscolare del viso, sviluppando sintomatologie da cefalea. E’ opportuno quindi eseguire tutte le corrette valutazioni in presenza di cefalea persistente e non diversamente spiegabile.

 

 

Bruxismo

 


 

 

Il Bruxismo, o più comunemente conosciuto come “serramento dei denti”, è un fenomeno in crescita tra i pazienti. Le cause che possono portare al fenomeno del bruxismo sono ovviamente molteplici e dipendono da soggetto a soggetto. Molto spesso però la causa principale del bruxismo è legata a problemi odontoiatrici come interferenze nei contatti delle superfici tra i denti superiori ed inferiori, causata da otturazioni o carie che alterano la forma dei denti. In questo caso lo specialista gnatologo dovrà eseguire un’attenta valutazione preliminare al fine di valutare la presenza di queste interferenze procedendo quindi ad una corretta sistemazione del contatto occlusale.

 

 

 

Incoordinazione della mandibola

 

 

 

L’incoordinazione della mandibola è una mancanza di ingranaggio tra il disco articolare e il condilo (le due componenti dinamiche delle articolazioni temporo-mandibolari). Quando aumenta la pressione all’interno dell’articolazione si può verificare l’incoordinazione con una serie di sintomi quale difficoltà all’apertura, rumori di scatto o di sfregamento oppure dolore alle articolazioni.

 

Quindi ridurre il carico con dei dispositivi (bite o ortotici) è la prima cura delle incoordinazioni condilo-discali. Successivamente lo specialista gnatologo dovrà eseguire ulteriori valutazioni per pianificazione di successivi trattamenti.

 

 

 

Vertigini o senso di instabilità

 

 Spesso esiste un forte legame tra vertigini e problemi alla mandibola. Bisogna infatti considerare che le vertigini sono un sintomo multifattoriale con due campi di pertinenza principali: Gnatologo (odontoiatra specialista) e Otorinolaringoiatra. Per quanto riguarda i problemi cranio-mandibolari si procede ad una visita gnatologica (occlusione, muscoli cranio-mandibolari e articolazioni temporo-mandibolari) e se ci sono elementi positivi, si procede all’ortotico o al bite e per finalizzare l’occlusione in maniera da ridurre o eliminare il disturbo vertiginoso.

 

 

Mal di schiena, alle gambe ed alle spalle

 

 

L’interesse nei confronti di queste problematiche si è sviluppato negli ultimi 15 anni: lo gnatologo è una delle figure cardine del sistema posturale (posturologia). In questi anni ci siamo accorti che la posizione della mandibola e il contatto dei denti (disordini occlusali) possono avere un ruolo importante sui disordini posturali (dolori ai muscoli lunghi della schiena, delle spalle e delle gambe). E importante comunque la coordinazione di figure specializzate nell’area posturale: gnatologo, otorino, fisiatra, osteopata, fisioterapista chinesiologo. Il fiorire di queste nuove figure ha generato però, allo stesso tempo, una certa confusione in un’area comunque in fase evolutiva.

 

Vi sono poi i sintomi posturali alla schiena che possono irradiarsi alle gambe che comunque vanno valutati dallo gnatologo. A causare questi disturbi (disfunzione cranio-mandibolare) sono spesso procedure odontoiatriche eseguite senza attenzione ai muscoli e alle articolazioni: semplici otturazioni, protesi fisse o mobili, ortodonzia (spostamento dei denti) fissa o mobile.

 

 

Morso profondo e Morso aperto

 

 

 

Il morso profondo è una malocclusione caratterizzata dall’eccessiva chiusura della bocca con la totale copertura dei denti inferiori da parte dei superiori. La profondità deriva dall’azione eccessiva dei muscoli elevatori mandibolari durante la fase di crescita per cui lo scheletro facciale non si sviluppa adeguatamente sul piano verticale.

 

Il morso aperto é una malocclusione primitiva caratterizzata dal non contatto dei denti anteriori in occlusione che lasciano una beanza di solito occupata dalla lingua a riposo. L’esperto di Gnatologia può curare questa problematica con il ricorso alla terapia radicale ossia con intervento maxillo-facciale che riporterà i mascellari ad un rapporto fisiologico. In alternativa può essere utilizzato un intervento minimale di tipo gnatologico con la riduzione dei sintomi disfunzionali presenti ivi compresi disturbi posturali connessi alla malocclusione.

 

 

 

Tecniche di cura

 

 

Le procedure cliniche che la gnatologia mette in atto riguardanti il percorso terapeutico necessario affinché il paziente possa riacquisire una corretta funzionalità degli organi masticatori possono essere molteplici e studiati appositamente per la specifica situazione.

 

Nel corso dei trattamenti gnatologici si ricorre molto spesso anche all’utilizzo di bite. I bite sono dei “plantari” della bocca che servono per migliorare le funzioni (muscolari, articolari e occlusali). Il presupposto base è che il dentista sia un esperto di gnatologia poiché altrimenti il bite può funzionare più o meno bene nel tempo breve ma non portare benefici stabili nel tempo prolungato.

 

Nel lungo periodo, al bite deve seguire ad una riabilitazione occlusale protesica, ortodontica o di conservativa. In casi specifici vengono anche utilizzati bite per il riposizionamento della mandibola, utili per ripristinare una corretta relazione tra condilo e disco articolare nell’apertura e chiusura della bocca. In questi casi si adoperano dispositivi superiori di avanzamento (notturni) o inferiori (diurni).

 

 

Dott. ALESSANDRO VERDINO